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Paolo Zelati

Mostre

Gotico italiano: incubi di carta

Location: SciencePlusFiction. Trieste

Date: Novembre 2014

L'omaggio organizzato dal SciencePlusFiction al grande Mario Bava, mi ha dato l'occasione di organizzare una mostra focalizzata su uno dei miei generi preferiti. Le opere che ho esposto, oltre a sottolineare il ruolo chiave di Bava nel genere, andavano ad omaggiare l'intera, magica, stagione dell'Horror Gotico Italiano e la sua musa: Barbara Steele.

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OCCHI SUL NOIR: L'EPOPEA DELLE FOTOBUSTE CINEMATOGRAFICHE

Location: KISS ME DEADLY. Campobasso

Date: Agosto 2019

Dal 26 al 31 agosto 2019 l'happening dedicato al mondo Noir "Kiss Me Deadly" ha ospitato una mia mostra di fotobuste con lo scopo di raccontare e rendere omaggio al grande cinema Noir Americano.

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OMBRE DI CARTA

Location: LIGNANO NOIR 2018

Date: SETTEMBRE

"...La mostra propone un viaggio unico alla scoperta del genere noir attraverso celebri e rarissime fotobuste realizzate in Italia, parte del patrimonio del collezionista Paolo Zelati. Un’esposizione da non perdere, che propone il racconto di un’epoca e di una produzione cinematografica e che comprende pezzi ormai introvabili come le fotobuste de La Dalia azzurra (1946) ed Il Bacio della pantera (1943), Casablanca (1942) e Viale del tramonto (1951), nonché gli immancabili Gilda (1946), Il mistero del falco (1941) ed Il postino suona sempre due volte (1946) e alcune opere introvabili come La chiave di vetro (1947) e La fiamma del peccato (1947)..."

Estratto dal programma del Festival

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mutazioni di carta: il cinema di david cronenberg

Location: Lucca Film Festival

Date: marzo 2015

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lo sguardo selvaggio: i mondo movies in Italia, Gualtiero Jacopetti

Location: Barga

Date: 2016

Tra le varie correnti del Cinema di Exploitation a livello mondiale, il Mondo Movie è sicuramente una delle più bizzarre ed interessanti. Il termine “mondo” deriva da Mondo Cane, film del 1962 diretto da Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi e Paolo Cavara che, ottenendo un clamoroso successo a livello mondiale, ha generato un vero e proprio nuovo filone di “documentari” atti ad esplorare gli aspetti più crudi, selvaggi, violenti e pruriginosi delle varie zone del mondo. Nonostante sia possibile associare la nascita del “mondo movie” a Europa di notte (1958, di Alessandro Blasetti) e ai successivi Il mondo di notte (1959, di Luigi Vanzi) e America di Notte (1961 di Giuseppe Scotese), è solo con Mondo Cane che il Genere assume quelle caratteristiche fondamentali che ritroveremo in decine di shockumentary prodotti dal 1962 fino alla fine degli anni Ottanta. Durante gli anni Sessanta (soprattutto) il cui il “mostrabile” su grande schermo era ancora fortemente limitato da censura e società, il Mondo Movie – seppur mascherato dietro roboanti intenti pedagogici di varia natura – diventa il primo genere ad accontentare le aspettative voyeuristiche di quella fetta di pubblico (piuttosto ampia considerando gli incassi) a caccia dei brividi del “proibito”. Brividi che, ovviamente, si possono ricondurre alle due parole magiche di tutto il cinema d'exploitation: Sesso e Violenza. E per raggiungere tale scopo il Genere si concentra essenzialmente su due “macro-filoni”: quello “Etnico/Esotico” (con particolare predilezione verso l'Africa e le sue tradizioni tribali) e quello “Sexy/Notturno” (praticamente un lunghissimo tour virtuale per i Night Club, le sale da ballo e i concorsi di bellezza di tutto il mondo). Tra le caratteristiche vincente del Mondo Movie (perlomeno per quanto riguarda l'Italia) c'è quella di poter contare su alcuni dei più originali, affascinanti e colorati manifesti cinematografici del ventennio Sessanta/Settanta. Buona parte del merito per questo risultato va addebitato a due strepitosi pittori, autori dei manifesti più interessanti di tutto il genere Mondo Movie: Manfredo Acerbo (1913-1989) e Sandro Simeoni (1928-2007). La mostra vuole essere un omaggio a Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi (gli inventori del genere) e, contemporaneamente, intende fornire uno sguardo onnicomprensivo sullo sviluppo del Mondo Movie attraverso l'iconografia dei suoi manifesti, fotobuste e locandine. Nello stesso tempo celebra e ricorda il talento di Manfredo (di cui potete vedere il manifesto 4foglio di Mondo Cane e quello di Il Mondo di Notte 2) e Simeoni (esposto il suo magnifico 2fogli di Universo di notte) e di tutti gli altri cartellonisti che hanno contribuito a portare il pubblico nelle sale.

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GEORGE ROMERO E IL NEW HORROR AMERICANO

Location: Lucca

Date: Aprile 2016

Considerata come una delle fasi più importanti nella storia del cinema Fantastico contemporaneo, l'inizio del New Horror americano è databile a metà degli anni Sessanta con la nascita del pirotecnico gore di Herschell Gordon Lewis, per terminare, poi, verso la fine degli anni Ottanta quasi nello stesso modo, ovvero con lo splatter e le mutazioni del “body horror”. Durante questi vent'anni l'Horror americano ha cambiato volto subendo una vera e propria rivoluzione sia sul piano narrativo che su quello visivo: i morti viventi di George Romero (il vero groundbreaker a livello concettuale), i cannibali armati di motosega di Tobe Hooper, i mutanti di Larry Cohen e gli oscuri assedianti di John Carpenter non agivano più dalla rassicurante lontananza di oscuri castelli europei ma, al contrario, colpivano direttamente nel cuore della famiglia americana. La minaccia, in altre parole, non è più “out there” ma bensì “within” the American Dream. La percezione del pubblico nei confronti del cinema dell'orrore, comincia a cambiare e anche le aspettative si conformano al grado di violenza già quotidianamente presente nella società del periodo. E mentre l'esperienza cinematografica diventa catartica, anche la pubblicità dei film in questione si adegua alle nuove tendenze. I manifesti dei film horror (da sempre fra i più suggestivi e colorati) diventano, negli anni 70 e 80, ancora più scioccanti ed espliciti: non c'è limite all'orrore che può essere rappresentato e i poster vengono concepiti per comunicare tale messaggio ad un pubblico sempre più affamato di brividi. La mostra da me organizzata vuole rendere omaggio a questo irripetibile filone attraverso due sezioni. La prima è dedicata a George A. Romero e vede l'esposizione di alcuni fra i manifesti italiani più riusciti e rappresentativi del suo cinema come "La notte dei morti viventi", "Zombi", "Creepshow" e "La città verrà distrutta all'alba". La seconda sezione, invece, tende a tracciare una breve cronistoria del New Horror americano attraverso i poster americani dei film più significativi dagli inizi del Genere (Spider Baby, Blood Feast, Night of the Living Dead) fino agli ultimi fuochi di metà anni 80 (Re-Animator, Nightmare on Elm Street).

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