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Paolo Zelati

Horror Mania & Horror Time

Questa sezione è dedicata ad "Horror Mania" ed "Horror Time". O meglio, alla loro memoria. Due imprese editoriali alle quali mi sono dedicato anima e corpo. Due esempi di un mondo che, purtroppo, non esiste più. Dopo la galleria fotografica che ripropone tutte le copertine, trovate un saggio del mio amico Andrea G. Colombo, compagno d'avventura in entrambe le occasioni, al quale ho chiesto di celebrare le nostre due “creature”.

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IN MEMORIA

Prima che Internet si abbattesse sull’editoria tradizionale come uno tsunami, c’era un’epoca in cui aveva senso tormentare l’edicolante di fiducia chiedendo se fosse uscito il nuovo numero della nostra rivista preferita. Un’epoca eroica, fatta di attese e speranze, di delusioni e gioie inaspettate. Il rituale si ripeteva uguale a se stesso, mese dopo mese, non importava quale fosse la rivista o l’argomento della stessa: l’importante era assillare l’edicolante, sfidandolo a un gioco di resistenza che si protraeva fino alla resa di uno dei due contendenti. Se la spuntavi, te ne tornavi a casa con l’agognato mucchietto di pagine patinate.

Horror Mania (Edizioni Master) cavalcò la coda di quell’epoca gloriosa, esordendo in edicola nel 2004 e proseguendo la sua cavalcata per ben 42 numeri mensili prima che il mondo così come lo conoscevamo evaporasse per sempre lasciandosi dietro poche tracce di sé. Il successo iniziale fu in qualche modo inatteso, sicuramente mai visto prima nel nostro paese per una rivista che puntasse interamente sul genere horror: sostenuta da spot pubblicitari sulle reti Mediaset, la tiratura monstre dei primi tre numeri andò completamente esaurita e tutta la prima annata fece numeri da capogiro, proseguendo alla grande anche per tutta la seconda stagione per poi assestarsi nella terza e prepararsi alla crisi che falcidiò ogni prodotto di nicchia nelle edicole. Questo nonostante l’idea di fondo del progetto non fosse di semplice realizzazione. Almeno non nel nostro Paese.

In poche parole, fui chiamato dalle Edizioni Master per selezionare e coordinare una squadra di autori in grado di dare vita a una rivista horror rivolta sia al neofita come all’esperto, capaci cioè di essere esaustivi, precisi, all’altezza del compito richiesto, ma senza mai rinunciare alla chiarezza e alla semplicità nell’esposizione. Un lavoro di scrittura e riscrittura lungo e complesso affinché forma e contenuto potessero soddisfare al meglio categorie di lettori tanto disparate. Il tutto cercando di fare numeri importanti di vendita, così da garantire al progetto una sopravvivenza come mai prima d’ora era avvenuto in Italia.

Paolo fu un compagno di avventura perfetto in questo senso, perché in grado di unire una enorme competenza della materia a una grande capacità di trasmetterla in maniera semplice e diretta. Grazie ai preziosi reportage, alle anteprime e alle numerose interviste, Paolo arricchì le pagine di Horror Mania in maniera determinante facendo presa immediata sul pubblico.

Io e Paolo fummo contattati anni dopo la fine dell’esperienza Horror Mania per la nascita di quello che oggi potremmo definire un esperimento: il tentativo di riesumare lo spirito delle riviste stampate da edicola in un momento dove le edicole si avviavano a diventare anacronistiche. Al contrario di Horror Mania, Horror Time, uscita nel settembre 2013 per i tipi di Eligio Editore (il riferimento al tempo nel titolo non fu casuale) nasceva con l’intenzione evidente di essere un prodotto di nicchia. Eravamo consapevoli di come ormai la rete la facesse da padrona e di come fosse allora assurdo cercare di rivolgersi a un pubblico vasto: il nostro obiettivo erano i super-appassionati, pochi eroici lettori disposti a uscire di casa per dirigersi verso una delle poche edicole rimaste e comprare un oggetto fatto di carta e… passione.

Speravamo nei romantici.

Speravamo nei nostalgici.

Spoilert Alert: Non fu sufficiente

Lavorammo per dare vita a una rivista corposa e bellissima, dalla grafica ricercata e dall’ampia offerta di contenuti, proponendo un comparto dedicato alla letteratura davvero corposo e tante, tantissime pagine di cinema. Il progetto era l’ideale prosecuzione di Horror Mania, anche se purtroppo durò solo lo spazio di 4 numeri senza riuscire a trovare mai una distribuzione degna di questo nome. Furono mesi frustranti, durante i quali il nostro peggiore incubo furono le tantissime mail di quanti lamentavano di aver cercato la rivista in edicola senza riuscire a trovarla. Uno stillicidio senza fine che decidemmo di interrompere con una punta di amarezza, arrendendoci all’evidente tramonto di un’epoca destinata – con ogni probabilità - a non tornare più.

Andrea G. Colombo

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