Paolo Zelati

Saggi

Halloween Saga

La saga di Michael Myers (1978-2022)

Dopo il successo di Distretto 13 al London Film Festival, il produttore Irvin Yablans propone a Carpenter di realizzare un thriller. Il progetto di Yablans si chiama inizialmente The Baby-sitter Murders: alcune ragazze vengono sistematicamente terrorizzate ed uccise da un misterioso individuo fino alla battaglia con l’ultima sopravvissuta. John Carpenter e Debra Hill accettano i termini di lavorazione imposti da Yablans (che sarà il produttore esecutivo) e in due settimane scrivono soggetto e copione, proponendo il ben più incisivo titolo Halloween. L’impostazione della storia cambia radicalmente e assume quelle caratteristiche mitiche che hanno decretato il successo del film. La concezione del semplice maniaco psicopatico portato a massacrare le ragazze viene completamente dilatata fino ad assumere le dimensioni di mito assoluto negativo: il male si incarna simbolicamente nella presenza indistruttibile del Bogey Man delle leggende americane. Le riprese si protraggono per sole due settimane e il budget (220.000.00 $) è talmente risicato che Carpenter deve lavorare gratis per pagare solamente attori e tecnici. Con lui collaborano attivamente il direttore della fotografia Dean Cundey (al quale si deve buona parte della riuscita del film), il cameraman Raymond Stella (al quale si deve l’invenzione della Panaglide, una nuova Steadycam responsabile del lungo piano-sequenza iniziale e delle fughe in soggettiva della protagonista) e Tommy Lee Wallace (coautore del montaggio). Facendo di necessità virtù Carpenter scrive in tre giorni il famosissimo commento musicale (vero e proprio co-protagonista del film), iniziando così una tradizione che lo vedrà sempre firmare le inconfondibili colonne sonore dei suoi film. La baby-sitter Laurie Strode viene interpretata dalla giovane Jamie Lee Curtis, figlia della celebre Janet Leigh, mentre il dottor Loomis è impersonato da Donald Pleasance (il veterano di tutta la troupe, rimane sul set solo per cinque giorni). Michael Myers è interpretato da Nick Castle, vechio amico di Carpenter. Halloween esce sugli schermi americani il 31 ottobre 1978 e ottiene subito un successo senza precedenti. Questo film, insieme a pochi altri (La notte dei morti viventi, Psycho, Shining e Suspiria) ha fondato i codici teorici del cinema dell’orrore moderno: utilizzazione estrema del potenziale angosciante del fuoricampo e della soggettiva, costante ambiguità dell’inquadratura e messa in scena del voyeurismo come manifestazione del desiderio omicida. Il film di Carpenter viene spesso erroneamente indicato anche come iniziatore del filone slasher ma, nonostante Halloween ne sia sicuramente uno dei primi illustri esponenti, è il bellissimo Black Christmas (1975) di Bob Clark a meritarsi la “palma di sangue” come primo slasher della storia.

Comunque sia il successo del film, e del filone da esso “inaugurato”, è tale che la maschera pallida e monoespressiva di Michael Myers (ottenuta da una mutazione di quella del Capitano Kirk!) torna per ben otto volte ad infestare gli schermi di tutto il mondo, diventando un’icona della paura al pari dei compagni di giochi Jason Voorhees e Freddy Kruger. E così nel 1981 il testimone passa nelle mani di Rick Rosenthal, il quale dirige con mano sicura il dignitoso Halloween II- Il signore della morte, sotto la supervisione di Carpenter il quale, intuendo le possibilità commerciali della saga, collabora al progetto limitandosi però alla sceneggiatura e alle musiche. Il sequel prosegue esattamente nel punto in cui era terminato il primo film e ci fornisce un’informazione importante grazie alla quale si possono comprendere meglio i sottotesti sessuali latenti nel film di Carpenter: Laurie e Michael sono fratelli. Nel 1983 Tommy Lee Wallace prende in prestito il titolo per dirigere un’originale ed ingiustamente sottovalutata storia fanta-horror: Halloween III – Il signore della notte. Per veder riapparire il buon Michael armato di coltello dobbiamo aspettare fino al 1988 quando Dwight H. Little porta sugli schermi il mediocre Halloween 4 rinfrescando la saga (già fiacca allora!) con un nuovo personaggio: Jamie, la nipotina di Michael, il quale non si dimostra certo uno zio amorevole dato che cerca di ucciderla lungo tutto il corso del film. Nel 1989 Dominque Othenin-Girard con Halloween 5 continua stancamente a riproporre il solito canovaccio narrativo scandito dal più o meno truculento body count. In Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (ultimo film con Donald Pleasence) il serial killer più famoso di Haddonfield cerca di uccidere un neonato che pare sia il suo ultimo discendente; per farlo deve affrontare Tommy, il ragazzino già incontrato nel primo film della serie. Nel 1998 il veterano Steve Miner dirige Halloween – 20 anni dopo, ricollegandosi direttamente al secondo episodio e riportando in pista Jamie Lee Curtis: il risultato è tutt’altro che memorabile. Qualche suggestione metacinematografica in più si può trovare nell’ultimo episodio della serie diretto da Rick Rosenthal nel 2001, Halloween Resurrection: Michael Myers compie una mattanza nella casa del Grande Fratello, ovvero “quando i sogni diventano realtà”…

Nel 2007 Rob Zombie si propone di scrivere e dirigere un prequel/remake di "Halloween" che continui la tradizione ma che, allo stesso tempo, mostri la storia da un'altro punto di vista. Zombie, infatti, toglie ogni traccia di soprannaturale e trasforma il giovane Michael in un vero e proprio dropout che sembra uscito da "The Devil's Rejects" e che, alla fine, muore. Purtroppo però, il "vero" "Halloween - The Beginning" si può vedere solo nella ormai mitologia versione workprint. In tutti gli altri cut (compreso l'"uncut version"), si vede un altro film che, depauperato dalla sua originalità, lascia il tempo che trova. "Halloween 2" (2009) è talmente brutto e pasticciato che non ha nemmeno senso discuterne. Mi sento solo di ricordare che il film (ovvero, una storia completamente diversa) sarebbe dovuto essere realizzato da Julien Maury e Alexandre Bustillo ("A' L'interieur") ma quando tutto sembrava pronto, Zombi si è presentato dai Weinstein dicendo di aver cambiato idea e di voler dirigere il sequel. Fuori subito i francesi, Zombie si è trovato, letteralmente, ad improvvisare. E il risultato si vede.

Ma la saga di Michael Myers è tutt'altro che terminata. In un periodo storico in cui ad Hollywood si investe solo in sequel e remake, perché far riposare uno degli uomini mascherati più famosi di sempre? Ecco, quindi, che nel 2018 arriva sugli schermi l'ennesimo capitolo a firma di David Gordon Green. Per i veri carpenteriani, comunque, l'unico sequel ad essere preso in considerazione è sempre stato “Halloween II” (1981) di Rick Rosenthal, film che continua gli eventi della notte originale seguendo una sceneggiatura scritta da John Carpenter e Debra Hill. Per questo motivo, le aspettative per questo nuovo Halloween erano piuttosto alte: svincolato da tutti gli altri sequel e ambientato esattamente 40 anni dopo la prima “notte delle streghe”, il film di David Gordon Green riporta sullo schermo Jamie Lee Curtis nei panni di Laurie Strode e Nick Castle in quelli sporchi di sangue della sua nemesi Michael Myers. Purtroppo, però, ci troviamo di fronte ad una sceneggiatura molto debole e a personaggi monodimensionali (quando non caricaturali) ai quali è impossibile affezionarsi. Gordon Green (al suo primo horror...) cerca l'originalità nello sposare il punto di vista del killer e, per questo, lo segue passo dopo passo fra le vie di Haddonfield mostrando ogni dettaglio del suo percorso e dei suoi truculenti omicidi. In questo modo, però, viene completamente annientato il fascino di Michael, soprannominato The Shape proprio per la sua natura fantasmatica ed impalpabile. Alcuni interessanti spunti metacinematografici che avrebbero dovuto diventare la base della sceneggiatura vengono invece “bruciati” come mere citazioni ed il nodo narrativo che avrebbe dovuto essere centrale (le tre generazioni della famiglia Strode) non decolla mai, fino a perdere di interesse. Come dicevamo: l'ennesima occasione sprecata. La "macchina", però, non si ferma, e Gordon Green ha già girato altri due sequel "back to back": "Halloween Kills" dovrebbe uscire nell'ottobre 2021, mentre "Halloween Ends" ad Halloween del 2022. Non stiamo più nella pelle....

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